Translate

domenica 17 ottobre 2021

DIO È SEVERO?

Il metodo illustrato
nell'immagine è sbagliato  
tuttavia se il saggio
ascolta la riprensione diverrà 
più saggio
 

DIO NON ESERCITA L’AUTORITÀ URLATA, 


 Far rispettare un patto mediante una punizione per garantirlo, è una severità necessaria e giusta.


Con Adamo Dio stabilì una regola da osservare:

"Dio diede all’uomo questo comando: “Puoi mangiare a volontà i frutti di ogni albero del giardino, ma il frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiarlo, perché nel giorno in cui lo mangerai sicuramente morirai”. Genesi 2:16

Lo informò e lo avvisò chiaramente, ma dopo la rottura del patto da parte di Adamo, creatura senza difetto dotata del libero arbitrio, Dio doveva mantenere la parola, era obbligato a intervenire punendolo con severità, perché Adamo trasgredì l’accordo comandatogli, e Dio sentenziò così:

"hai mangiato il frutto dell’albero riguardo al quale ti avevo comandato: ‘Non devi mangiarne il frutto ’, il suolo è maledetto a causa tua; con dolore ne mangerai i prodotti per tutti i giorni della tua vita. Produrrà spine e rovi, e tu mangerai la vegetazione dei campi. Con il sudore della tua faccia mangerai pane, finché non tornerai al suolo, perché dal suolo sei stato tratto: polvere sei e polvere tornerai”." Genesi 3:17


In tutto questo fu severo Dio? 

Si! 

Dovette non solo disciplinare, ma punire, perché le circostanze lo imponevano, la misericordia verso Adamo era fuori luogo. Come dire "hai fatto quello che volevi" nonostante ti avessi avvisato che: 'chi tocca i fili muore', ora raccogli le conseguenze.

Tuttavia, anche se da quell'istante iniziò il deterioramento di Adamo, con un solo finale, la sua morte perché aveva perso la perfezione, Dio vide pure il futuro della progenie dei suoi spermatozoi, che alcuni sarebbero diventati suoi adoratori, così esercitò misericordia verso di loro, concedendo tramite Adamo di nascere. (Noi) 

"...La misericordia trionfa sul giudizio." Giacomo 2:13

Dio risparmiò la progenie di Adamo, provando misericordia verso di loro le diede una seconda possibilità. 


Considero la misericordia un atto di amore (tenere il pollice alzato) quando ciò è auspicabile. Ci va un certo grado di coraggio per assumersi l'autorità di correggere, disciplinare o punire chicchessia, Dio ha questa autorità. Osservando il suo agire, provo un santo timore e mi scruto, nel mio agire con gli altri, e mi sento solamente di dare suggerimenti o probabili soluzioni ai loro disagi, qual ora mi venissero in mente. 


Il giudicare il prossimo non è stato concesso all'uomo ma appartiene a Dio, che in seguito lo concesse unicamente a Gesù, ma non a noi. 

A questa pietra tombale sul giudicare, ci si arriva col tempo perché di norma ogni persona è pronta ad emettere giudizi, ma col tempo e gli anni di vita, si assimila, piano piano quel bellissimo principio che dice:

"Smettete di giudicare affinché non siate giudicati, perché con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati" Matteo 7:1


Ma ora da vecchio cerco di imitare un po' l’immagine di Dio, credo di aver raggiunto la serenità e mi vengono spontanei solo eventuali suggerimenti o le eventuali soluzioni, nulla più.


Concludo col pensiero che la severità di Dio fa parte della vera giustizia.



I miei libri 📚 sono su Amazon: clicca prima su             eBook Kindle              e poi trascrivi   'ABRIGO Enzo libri' 5abrigo.blogspot.com


En.. di Ab....